La malocclusione nasce da un non corretto rapporto tra le arcate dentarie e compete l’ortodonzia. Schiocchi, scrosci, dolore fino all’impossibilità di aprire le bocca, sono tutti sintomi che denotano un problema all’articolazione temporo-mandibolare.

ORTODONZIA
La malocclusione nasce da un non corretto rapporto tra le arcate dentarie dovuto a incongruenza delle basi ossee (mascella e mandibola) e/o da una carenza di spazio delle stesse per contenere ben allineati tutti gli elementi dentari.

L’ortodonzia funzionale ortopedica lavora sulle basi ossee incongrue e solitamente si esegue sui pazienti in crescita avvalendosi di dispositivi removibili; l’ortodonzia fissa invece ha solo lo scopo di allineare i denti, senza una modifica ossea significativa.

Prima di iniziare un trattamento, soprattutto nel paziente in crescita e avvalendosi della collaborazione di un osteopata esperto, viene eseguita una visita approfondita anche dal punto di vista posturale, perché la bocca è una delle tante variabili biologiche che determinano o che sono influenzate dalla postura. L’esame radiologico permette di conoscere il rapporto delle basi ossee, il tipo di crescita , la posizione dell’osso ioide e quindi della lingua, la curvatura del rachide cervicale , ecc.

GNATOLOGIA
Le problematiche dell’articolazione temporo-mandibolare sono in crescente aumento negli ultimi anni. Diverse sono le cause, sia di natura iatrogena che non. Schiocchi, scrosci, dolore fino all’impossibilità di aprire le bocca, sono tutti i sintomi che denotano un problema gnatologico.

E’ importante associare la gnatologia alla postura, perchè la bocca assieme alla vista, all’osso ioide, al bacino e all’appoggio plantare è uno dei cassetti che determinano la posizione della colonna vertebrale. Un non corretto rapporto occlusale determina un inclinazione del piano occlusale e quindi un compenso degli altri piani (bacino, quindi piedi, collo ecc..).

La terapia, successiva ad un attenta visita coadiuvata da un esperto osteopata, prevede l’esecuzione di un bite “gnatologico”, realizzato con determinate altezze e che il paziente dovrà portare per tutto il giorno, perché questo sarà l’ausilio che permetterà di ripristinare un corretto piano occlusale. Il bite quindi funzionerà da mezzo terapeutico per rimuovere il dolore ma anche diagnostico; infatti successivamente bisognerà intervenire sugli elementi dentari per ricreare la situazione occlusale simulata dal bite .